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Genere: Narrativa

Trama:
Laura vive a Firenze, è addetta stampa di un parlamentare, ha un compagno con cui tutto va bene e una vita piena di lavoro, quando scopre di essere incinta. Attraverso il conflitto quotidiano con montagne di problemi pratici, le riflessioni rubate nei ritagli di tempo, le chiacchierate con le amiche, i colleghi, le madri, le suocere, Laura si costruisce il mosaico del proprio ideale di maternità, lontano dalla retorica e dai luoghi comuni. Il romanzo di Lidia Castellani ci propone una nuova figura di madre, quella per cui un figlio non è più un ostacolo alla libertà femminile, non rappresenta solo un arricchimento affettivo, né un mero omaggio all'istinto di riproduzione, ma è una tappa della propria crescita psicologica ed esistenziale. La maternità diventa la conquista lenta e consapevole di una nuova identità, tutt'altro che scontata per le donne con la testa e le giornate piene di cose da fare.

Commento:
Mamma senza paracadute è un libro molto interessante ma quel che lo distingue dagli altri sullo stessa tema è il modo di trattare l'argomento. In un romanzo che sembra decisamente autobiografico (e probabilmente in parte lo è), la maternità è affrontata da un punto di vista nuovo, che va controcorrente rispetto alle tendenze odierne: non più una tappa obbligata, incastrata tra i mille impegni di una donna in carriera, ma un momento di vita importante, che porta alla crescita personale e che viene messo davanti a tutto il resto.
In tale ottica, ecco che la protagonista decide di fare una scelta criticata da molti: quella di fermarsi e mettere il lavoro in secondo piano, per dedicare alla bambina tutto il tempo necessario e godersi, con calma, la nuova vita. Laura, la neo-mamma, ne approfitta per riflettere su ciò che accade e, attraverso i suoi occhi e i suoi pensieri, il lettore affronta argomenti importanti: le difficoltà organizzative delle nuove famiglie, la mancanza di luoghi adatti ai bambini nelle città, l'ostruzionismo sul lavoro in cui si dibattono le donne in attesa ma non solo. Quello di Laura è un viaggio alla ricerca di se stessi, una riscoperta verso le cose davvero importanti della vita, una battaglia contro tutti coloro che, a iniziare dai parenti e amici fino ai datori di lavoro, vedono il mestiere di mamma come un ruolo secondario, di poca importanza e da svolgere nei ritagli di tempo.
Molto scorrevole, a tratti divertente e altre volte commovente, Mamma senza paracadute è un romanzo in cui ogni mamma ritroverà un piccolo pezzo di sé, che si tratti di una risata, di un momento di ansia, della frustrazione per la mancanza di sonno o della gioia del primo sorriso. E' un romanzo però che dovrebbero leggere anche gli uomini, per capire ciò che si prova in certe situazioni e riuscire così a stare vicini alle proprie donne nel modo migliore. Davvero bello.
(Maria Guidi)



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