Trama:
Sette giorni nella vita di Giacomo Andreatti, 48 anni, medico di base con l'hobby della scrittura che torna nella sua città, in seguito alla morte del vecchio padre. Sono passati venticinque anni e quel posto ha cambiato decisamente volto. Le attività economiche e politiche sono regolate da un'unica abnorme azienda-istituzione. La società è militarizzata, legalizzati gli stupefacenti, vietata ogni pratica sportiva, abolita ogni forma di imprenditoria privata. Ciononostante, ogni cosa è ammantata da una patina di apparente democrazia.
Tornare nei luoghi della gioventù aiuta Giacomo a fare chiarezza su alcune zone d'ombra del suo passato. A quattro anni dal corrosivo "Teroldego", Pino Loperfido ci regala un romanzo moderno che questa volta non rinuncia a una forma letteraria classica. La sua forza, più che nel monito etico-politico, sta nella cupa riflessione sulla natura umana, su quel lato debole e nero da cui nessuno può dirsi immune, quel pizzico di Grande Fratello che condiziona chiunque.
"Le meccaniche dell'infelicità" è un saggio sulla nostra mortalità, ma anche la storia di una redenzione. Un libro che non intende predire il futuro, ma solamente scongiurarlo.
Commento:
Romanzo ambientato in una Trento del prossimo futuro.
La storia di Giacomo racchiude, nel breve arco di una settimana, una serie di eventi che riportano alla luce ricordi rimasti sepolti per lungo tempo e che hanno il potere di cambiarne la vita. Il ritorno a casa dopo anni di assenza costringe il protagonista ad affrontare i fantasmi del passato, ma non è facile ricordare da cosa è scappato per tanto tempo e fare i conti non solo con ciò che ha lasciato indietro ma anche con ciò che ha al momento e che rischia di perdere. La città in cui torna è molto diversa da quella che ricordava, militarizzata, totalmente sotto il controllo di un'azienda che si finge democratica mentre in realtà dirige con pugno di ferro ogni aspetto della vita dei privati. La politica, l'imprenditoria, il giornalismo e persino la chiesa sono strettamente collegati (anche se in modo sotterraneo) e sembra che, per qualsiasi problema, l'importante sia avere le conoscenze giuste.
Giacomo sa che c'è qualcosa che gli sfugge ma non riesce a focalizzare subito cosa sia e la storia si snoda, giorno dopo giorno, sotto gli occhi del lettore, in un crescendo di piccole rivelazioni che alla fine formano il puzzle completo degli avvenimenti.
Il romanzo è molto interessante ma qualche piccola pecca, personalmente, l'ho trovata: prima di tutto l'ho trovato un po' lento, almeno nella parte iniziale; ma la cosa che mi ha lasciata un po' perplessa è la vaghezza riguardo all'aspetto temporale non identificato e la mancanza di spiegazioni sulle innovazioni tecnologiche che, nel frattempo, l'uomo ha sviluppato. Un maggior dettaglio in tali ambiti avrebbe di certo reso il romanzo più chiaro e completo ma, ad ogni modo, resta comunque un bel libro da leggere, per approfondire le tematiche sulla natura umana, le debolezze e le paure di ciascuno di noi.
(Maria Guidi)
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