Trama:
New York, in particolare il borough di Manhattan, un'isola scoperta per caso, una città pensata inizialmente in sole due dimensioni, è la metropoli che da sempre gioca la sua immagine sul costante rapporto tra reticolo spaziale e sviluppo verticale.
La silenziosa linearità della rete che giace ai suoi piedi si trasforma nel tempo nell'elemento generatore delle forme che la renderanno iconica. La Griglia cartesiana assume poco a poco una sua tridimensionalità, plasmandone le architetture. Sottili impulsi fluiscono con basse frequenze al livello della strada, per poi esplodere in nuove articolazioni geometriche: cortine laterali continue e incredibilmente elevate formano le pareti di profondi canyon che incombono sull'osservatore.
X, y e z diventano le tracce di tre piani di percezione che intersecandosi ci forniscono il profilo essenziale dell'attuale immagine di New York attraverso interpretazioni letterarie, fotografiche e cinematografiche, qui analizzate alla luce di una preliminare ricostruzione storica che si fa strada nell'infinito labirinto delle percezioni della più incredibile delle realtà urbane mondiali.
Commento:
Nato da un lavoro di tesi, questo libro è assolutamente perfetto per conoscere la città senza realmente visitarla, ma anche per prepararsi a un viaggio e ritrovare dal vivo ciò che prima era solo teoria. Interessante e per nulla scontato, il saggio dà una visione a tutto tondo di Manhattan, infatti, partendo dalla sua particolare conformazione architettonica. e passando attraverso la storia della città (che consente di capire come certe particolarità hanno avuto origine), grazie anche ad incursioni nella vita culturale realizzate attraverso tappe nella letteratura, nella fotografia e nel cinema, si riesce ad avere una visione complessiva dell'isola.
Dettagliato senza mai essere noioso, arricchito da mappe, ricostruzioni e percorsi che facilitano la comprensione di quanto viene man mano esplicitato, il libro è davvero utile ed interessante.
Lo stile narrativo chiaro e semplice dalla Piccinni consente inoltre, non solo agli appassionati di architettura ma anche a coloro che hanno un interesse generico o motivato dalla semplice curiosità, di conoscere il "labirinto Manhattan" ed addentrarsi nei suoi meandri - o meglio, nei suoi "reticoli spaziali" - per seguirne l'evoluzione e scoprire come la "griglia" caratteristica della città ha avuto origine e si è sviluppata.
(Maria Guidi)
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