Trama:
Avidità, competizione, solitudine e grigiore sono entrate con violenza nella vita di tutti i giorni. Di libertà, soddisfazione, allegria e responsabilità non se ne sa quasi più nulla. McDonald's e antidepressivi a colazione, pranzo e cena: l'era del consumo offre molte consolazioni ma poche libertà e i governi sferrano attacchi continui ai nostri diritti civili. Dopo averci iniziato all'arte sovversiva e rivoluzionaria dell'ozio, Hodgkinson torna con un nuovo e ben più alto obiettivo: restituirci le chiavi della libertà. Attingendo alle opere di esistenzialisti francesi, pensatori medievali, beats americani, hippies e punk, l'autore ci guida alla riconquista della felicità perduta. "E' possibile cambiare la propria vita in un secondo. La libertà è uno stato della mente" sostiene. Ma 'e necessario innanzitutto smettere di consumare e iniziare a essere creativi: coltivate da voi frutta e verdura sui vostri terrazzi e davanzali, impastate e cuocete il vostro pane! La libertà come stile di vita suggerisce svariati modi - per liberarsi da ansie, paure, debiti, lavori domestici, sensi di colpa e tanti altri condizionamenti. Il pavimento di casa non brilla mai come quello delle pubblicità? Sostituiamo alle lampadine la luce fioca delle candele e tutto apparirà più pulito. E per sfuggire ai debiti iniziamo a cancellare l'abbonamento alla tv satellitare e qualsiasi altro contratto che implichi un pagamento. Un libro ironico, sagace, ricco di spunti, capace di offrire nutrimento per il corpo, la mente e lo spirito senza mai annoiare. Basta carte di credito e stress da carriera! Prepariamoci piuttosto a imparare a suonare l'ukulele.
Commento:
L'autore è sicuramente una persona interessante, brillante, capace di guardare tutto ciò che ci circonda seguendo il proprio punto critico che espone con attenzione. Riesce a far trasparire tutti gli interessi del mondo in cui viviamo, il dominio delle multinazionali, il potere economico incontrastato di banche, finanziarie, case farmaceutiche, e spiega chiaramente come tutte queste si propongono ai nostri occhi come dei benefattori anche se in realtà perseguono unicamente il profitto.
Ma lo scopo del libro non è di sparare a zero sui poteri economici e sulle aziende incriminate. Questo a lui interessa poco. Il libro, al contrario, vuole fornirci consigli e suggerimenti su come liberarci da queste schiavitù. Persino la tesi che inizialmente appare assurda, quella di liberarci dalla schiavitù del lavoro per dedicarci a noi stessi e all'ozio, alla fine del libro sembra possibile. Il concetto di base è che bisogna cambiare il modo di pensare, uscire dagli schemi carrieristici e accantonare per sempre la sete di denaro che tutti noi abbiamo. Una volta arrivati all'essenza di noi stessi, ci renderemo conto che anche i nostri bisogni sono molto più semplici e la necessità di denaro non è poi tanta.
Un libro sicuramente consigliato a tutti quelli che sono stufi e annoiati dal proprio lavoro e da una vita decisa dagli altri.
(Norberto Loricati)
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