Trama:
"La grande implosione" è una guida alla moderna viestanità il cui carattere indigeno emerge nel costante riferimento a tutti i suoi aspetti: politica, storia, costume, natura della popolazione e dell'ambiente, scelte turistiche ed economiche, visioni del mondo, favole e racconti, figure, memorie di paese. In accordo con la varietà dei piani analizzati, il racconto in cornice di saggio si articola in altrettanti livelli di indagine, da cui emerge una guida (dai capitoli singolarmente consultabili) alla civiltà viestana. Il rigore analitico non inaridisce mai il testo: la pluralità delle componenti presentate disegna l'evoluzione socio-ambientale di una porzione di mondo (Vieste come tutta l'Italia) che ha dimenticato la poesia intesa come spinta critica alla riflessione e alla relazione civile con l'altro, slancio emotivo costruttivo, considerazione pragmatica e anti-nostalgica del passato, del presente e del futuro. Questo saggio dallo sguardo ampio e diversificato legge i legami tra i vari aspetti della vita che contribuiscono a fare della storia e del pensiero di una popolazione una cultura locale e nazionale: si tratta quindi di una guida all'italianità di fine millennio.
Commento:
A metà strada tra un libro di narrativa ed un trattato di sociologia, questo saggio su Vieste, splendida località balneare della provincia di Foggia, è un libro fuori dagli schemi classici del saggio ma anche del romanzo! Con uno stile personalissimo, l'autore riesce a trasmettere contemporaneamente l'amore per la sua terra e la preoccupazione per "la modernità" che l'ha colpita, allontanandola dalle sue radici, affrontando temi difficili che passano dall'ecologia ai giovani, dalla politica al consumismo, il tutto con una narrazione leggera da seguire ma, nello stesso tempo, approfondendo gli argomenti.
Il libro si apre con le riflessioni preliminari raccolte nel dicembre 2083 da un gruppo di viestani riunitisi spontaneamente per cercare di capire il perchè della fine della loro civiltà. Composto da persone appartenenti a ogni ceto sociale e ambito lavorativo, dal politico all'artigiano, dal poeta all'impiegato, il gruppo si appresta a studiare il fenomeno, ripercorrendo il passato nel tentativo di capire cosa andava fatto in modo diverso.
Ricchissimo di citazioni, di approfondimenti di varia natura, di discussioni appassionate che sembrano realmente quelle fatte dagli amici al bar, il libro tocca un po' tutta la vita di Vieste, sotto ogni aspetto, riportandone alla mente odori, profumi, tradizioni, poesia, cultura. Dal capitolo sulle donne viestane e la loro femminilità, semplicemente splendido nel suo ritrarre le varie tipologie di donna con caratteristiche, pregi e difetti; a quello sui "giovani sballati" in cui si affrontano i temi dell'alcool, della droga e del sesso; dalle favole per i bambini all'approfondimento sul turismo, "La grande implosione" sarà anche un po' "di parte" nel parlar bene di Vieste (ma chi non lo fa, verso la propria terra d'origine?) ma è talmente ben scritto ed interessante, con riflessioni condivisibili a prescindere dalla localizzazione geografica, che non si può non leggerlo.
(Maria Guidi)
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