Trama:
Le tre opere raccolte in questo volume, "La casa stregata", "L'orrore di Dunwich" e "L'orrore a Red Hook", sono universalmente considerate tra le migliori scritte da Lovecraft. Creatore e caposcuola incontestato del filone dell'orrore soprannaturale, fa risalire le radici della sua narrativa ai recessi più oscuri dell'animo umano, agli incubi e alle angosce che invano cerchiamo di reprimere.
Commento:
Quando ho scelto di leggere questo libro, non conoscevo ancora Lovecraft ed ammetto che ero un po' titubante sul fatto di leggere delle storie horror scritte parecchi anni fa, credendo erroneamente che fossero poco paurose, fin troppo edulcorate e che aver letto quel che si trova in giro oggi (al limite dello splatter), potesse in qualche modo condizionarmi nella lettura ma... mi sbagliavo di grosso!
I racconti di questo libro sono davvero paurosi, in un modo sottile ed inquietante, sono storie che ti prendono piano piano e ti fanno rizzare i peli sulle braccia, di quelle che ti costringono ad accendere la luce in tutte le stanze prima di muoverti perchè "non ci credi ma è meglio non rischiare", insomma storie da non leggere prima di andare a letto!
Paura a parte, bisogna poi dire che Lovecraft ha una particolare cura nei dettagli, soprattutto nell'illustrare l'ambiente in cui tutto si svolge. La ricchezza di particolari aiuta il lettore ad immedesimarsi nell'ambiente e, quando l'orrore prende forma, la storia continua comunque a svolgersi con naturalezza, senza forzature, forse perché "preparata" dalle antiche leggende e dicerie che si tramandano di generazione in generazione e che l'autore ha avuto l'accortezza di raccontare prima di arrivare al punto critico del racconto. Notevole.
(Maria Guidi)
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