Trama:
Ricominciare. Da se stesso e dal proprio lavoro. E' questo che Gregorio tenta di fare in attesa che la vita gli ispiri un nuovo copione. Il protagonista del romanzo di Paolo Perelli è un drammaturgo ormai fuori mercato, autore di opere considerate troppo intimistiche e dogmatiche, incapaci di stabilire un dialogo con lo spettatore. Dopo un amaro faccia a faccia con l'impresario per cui lavora, si trova improvvisamente privato degli abituali punti di riferimento; trascorre le giornate in attesa di un cambiamento, nascosto dietro il senso di precarietà e frustrazione che torna puntualmente a sollecitarlo. Un incontro "casuale" induce Gregorio a mettere da parte gli affanni quotidiani per far luce dentro sé: Kyriàkos, un vecchietto dalla spontaneità disarmante con il ritmo della musica nei piedi, lo ha scelto come guida per il suo ritorno in Grecia. L'impatto con una cultura diversa, che conosce ad un livello più profondo di quello turistico, acuisce inizialmente il suo senso di smarrimento: Gregorio si trova immerso in una dimensione a lui insolita, priva di quei riferimenti razionali, "latini", nei quali ha sempre vissuto. A poco a poco Gregorio assapora un'insperata condivisione che rappresenta la chiave di volta della sua stessa ricerca, il bandolo della matassa di un'intera esistenza. Lo stile sobrio dell'autore e la sua scrittura chiara e scorrevole si sposano felicemente con le citazioni greche che sovente arricchiscono il testo.
Commento:
Gregorio, drammaturgo cui il successo sembra non voler più arridere perché le sue opere risultano poco commerciali per piacere al pubblico ed egli non non è disposto a snaturarle per denaro, si ritrova improvvisamente ai margini del suo mondo, alla ricerca di una nuova ispirazione che possa riportarlo sulla cresta dell'onda, senza stravolgerne il pensiero. E' in questa fase che incontra Kyriàkos, un vecchio greco, splendida figura di uomo che lo aiuta a capire i veri valori della vita e a ritrovarsi. Un rapporto profondo che nasce quasi per caso e cresce inspiegabilmente, nonostante le difficoltà di comunicazione (nessuno dei due parla la lingua dell'altro), basato solo sulla fiducia reciproca, sul rispetto e sulle emozioni che anche un semplice sguardo riesce a trasmettere.
Un viaggio in Grecia, che riveste anch'essa un ruolo da protagonista nel romanzo, servirà a Gregorio per capire tante cose, del presente e del passato, dimostrando come l'amicizia e l'amore (familiare, di coppia, ecc.) non si debbano mai dare per scontati, ma debbano essere, giorno dopo giorno, conquistati.
Notevole, seppur di secondo piano, la figura di Landi, il manager, l'uomo di successo che incarna, però, in conclusione, l'immagine della solitudine, a dimostrazione che soldi e successo non garantiscono amore né felicità.
Un viaggio nei colori, sapori e suoni greci, con un linguaggio curato e ricco di spunti e interessanti informazioni, alla riscoperta di ciò che conta realmente nella vita. Molto bello.
(Maria Guidi)
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