Trama:
E' un'estate sul finire degli anni Cinquanta a Rathmoye, cittadina nella campagna irlandese, e tutto scorre come sempre, tra la fiera del bestiame e qualche acquisto sulla via principale. Ma basta poco per spezzare l'equilibrio. La presenza in paese di un giovane sconosciuto che si aggira in bicicletta con la macchina fotografica al collo genera sospetti e chiacchiere. Il suo nome è Florian Kilderry ed è giunto a Rathmoye per vendere la vecchia villa di famiglia. Un'attempata signorina decide di tenerlo d'occhio, ed è proprio lei che, da poche parole innocenti scambiate per strada sotto gli occhi di tutti, intuisce il fiorire di un sentimento tra il misterioso Florian e Ellie. Ellie è sposata da qualche anno con Dillahan, un agricoltore che vive tormentato dal dolore per una tragedia che l'ha colpito in passato e che si dedica solo al suo lavoro per attutire lo strazio. Il silenzio assordante della vita solitaria che conduce, la nostalgia di un amore vero mai sperimentato, la monotonia della quotidianità accendono nell'animo innocente di Ellie una scintilla di passione verso Florian. E l'estate acquista nuovi, pericolosi colori.
Commento:
Bel libro, anche se dalla trama ci si aspetta qualcosa di più e di diverso.
L'amore e la passione che si pensa di incontrare nel romanzo sono in realtà quasi assenti, appena accennati. Tutto quel che accade viene infatti descritto in modo talmente blando che, fin quasi alle ultime pagine, il lettore si chiede se sia effettivamente successo qualcosa o se la storia tra i protagonisti sia rimasta nei limiti dell'amicizia. Attraverso le pagine del romanzo i sentimenti scorrono lentamente e, nonostante le belle immagini descrittive dell'Irlanda, il libro trasmette poche emozioni e poco coinvolgimento. L'impressione che se ne ricava è, di conseguenza, quella di una storia narrata un po' sottotono e che risulta quindi poco avvincente.
Certo, il libro è scorrevole e la trama interessante, lo stile di scrittura di Trevor accurato e i personaggi ben caratterizzati, tutti ingredienti che potevano farne un libro notevole. Nell'insieme però, la storia si sviluppa in un modo lento e distaccato, dando l'impressione di guardare un vecchio film in bianco e nero o di fissare una fotografia sfocata, interessante e intrisa di nostalgia ma, contemporaneamente, ormai distante nel tempo e poco coinvolgente.
(Maria Guidi)
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