Trama:
Mai come nel "Sentiero nel bosco" Stifter ha suffragato l'intuizione di Thomas Mann, che lo definisce "segretamente audace". Di fatto, questa storia d'amore fra un ipocondriaco, raffigurato con fulminante ironia, e una "fanciulla del bosco" che gli appare offrendo fragole selvatiche (e potrebbe egualmente trattarsi di una driade o di altro essere mitologico), proprio con la sua delicata implacabile attenzione a ogni minima parvenza della natura e con il suo intatto riserbo sugli eventi psicologici, riesce a creare una tensione erotica altissima e a nessun'altra somigliante, così come l'opera intera di Stifter si staglia solitaria, simile a un mite macigno, al centro della grande narrativa ottocentesca.
Commento:
Un libro pubblicato per la prima volta nel 1845, un racconto breve, un centinaio di pagine che si leggono con naturale scorrevolezza.
Come lo stesso autore rivela nelle prime righe, si tratta di un racconto di quanto accaduto a un suo caro amico. Una persona che tutti ritengono pervasa da una leggera follia, ereditata dal padre, tipo originale anche lui.
Riesce sempre a mantenere l'attenzione con descrizioni ironiche sui difetti e sui comportamenti di questo ragazzo che cresce in una famiglia agiata, per sua fortuna, e quindi, avendo una buona preparazione e non avendo necessità di lavorare, riesce a stare facilmente a distanza dal resto dell'umanità, da cui spesso è infastidito.
Proseguendo con la lettura ci accorgiamo segretamente che alcune piccole manie appartenenti a questo "folle" in realtà appartengono a tutti noi, e questo crea una relazione diretta con il protagonista della storia.
Peccato per il finale decisamente banale e poco adatto all'atmosfera che si era creata durante la lettura, ma alla fin fine, è un racconto di vita e la vita... ha spesso dei finali poco interessanti.
(Norberto Loricati)
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE
Il libro consigliato
Il libro consigliato
Iscriviti alla Newsletter...
...per ricevere ogni settimana le ultime novità dal nostro sito.