Trama:
Sono le tre di notte del 4 novembre. Il dottor Carlo Lonati viene chiamato d'urgenza, sotto una pioggia micronizzata attraversa i cinquecento metri che lo separano dalla casa del notaio Luciano Galimberti, suo antico compagno di bagordi. Quando arriva può solo constatarne la morte per infarto. Ma c'è qualcosa che non lo convince... E nelle ore successive arrivano altri indizi, e i sospetti crescono. Il dottor Lonati non può fare a meno di indagare: vuole a tutti i costi sapere la verità sulla morte del suo vecchio amico. Per farlo, dovrà però conquistare la fiducia della moglie e della figlia di Galimberti. E scoprire che la verità si trova forse sull'altra sponda del lago di Como...
Commento:
Vitali si cimenta col giallo in una riedizione di un racconto pubblicato, insieme ad altri, diversi anni fa; racconto in quanto si tratta un libro molto breve e scorrevole nel quale come sempre (perché in questo l'autore non si smentisce) la descrizione della vita sul lago, delle atmosfere placide che vi si respirano intorno, dei dettagli della natura, la caratterizzazione dei personaggi, con i loro pensieri e sentimenti, rende la lettura piacevole e veloce. In pochi riescono ad esprimere emozioni e sentimenti come Vitali, a farti vivere "dentro" il romanzo, a vedere con gli occhi della mente i luoghi in cui si muovono i personaggi, le case, la natura, a farti sentire parte di ciò che leggi.
Per quel che riguarda il presunto giallo però, direi che lascia decisamente a desiderare: il medico che si improvvisa detective, la fretta con cui si arriva al finale in modo decisamente improvviso, la conclusione solo abbozzata e che lascia la strada aperta a finali diversi, lasciati in pratica alla libera interpretazione del lettore, lasciano del libro quasi l'impressione di qualcosa di incompiuto... ma sopratutto, una domanda sorge spontanea: Vitali, ma il farmacista, che ruolo aveva esattamente????
Consigliato soprattutto agli "afficionados" che, conoscendo già Vitali ed il suo stile di scrittura, gli perdoneranno di certo questo piccolo "scivolone"; per tutti gli altri, è consigliabile iniziare con un qualsiasi altro dei suoi splendidi romanzi.
(Maria Guidi)