Trama:
Questa è la storia di Tommaso Perez, brillante fisico nucleare, la sorprendente parabola della sua esistenza, dei suoi anni d'oro in compagnia dei più grandi scienziati del Novecento e dei suoi anni grigi confinato in una casa di riposo, inchiodato su una carrozzella. Ma la vita è così, ti porta in alto, ti fa credere di aver intuito l'assoluto, ti illude di aver compreso il senso delle cose, e poi ti risputa come un nocciolo di prugna. Tommaso Perez, in effetti, tutto ha creduto e sperato tranne di voltare pagina oltre i settanta, quando Elena, senza preavviso, entra nel suo mondo e a poco a poco lo rivoluziona.
Commento:
Ci sono dei romanzi che ti tolgono le parole, perché qualsiasi cosa si possa dire sembra banale, questo è quel che succede con questo libro di Licalzi: stupendo, umano, ironico, divertente ma anche triste, cinico ma commovente, un libro che emoziona per la dolcezza e le semplici verità che contiene.
Leggere, dalla quarta copertina, che è ambientato in una casa di riposo ed ha per protagonisti degli anziani può far venir voglia di metterlo da parte, ma sarebbe un errore gravissimo. Non si può non essere vicini a Tommaso che, dopo una vita trascorsa in mezzo ai successi, si ritrova a trascorrere i suoi ultimi anni su una sedia a rotelle con la convinzione di aver visto e vissuto tutto il meglio, e convinto quindi di non aver più nulla da aspettarsi se non la morte. I suoi giorni scorrono pertanto con serena rassegnazione, finchè arriva Elena... ed il suo mondo si ribalta, semplicemente, senza forzature ma inesorabilmente.
Chi dice che le emozioni hanno un'età? Un libro profondo che dà una grande lezione di vita ed un po' di spunti su cui riflettere. "Io credo che la grandezza degli uomini si misuri con la grandezza dei loro sogni e con la loro capacità di realizzarli, ma ci sono sogni così grandi che fanno grande un uomo solo per essere riuscito a pensarli e per aver provato a realizzarli". (Maria Guidi)