Genere: Romanzi rosa

Trama:
Quando tre affiatatissime coppie di amici decidono, in una fredda serata newyorkese, di trascorrere insieme l'agosto successivo nel Sud della Francia, non possono certo immaginare che nel giro di pochi mesi le loro esistenze saranno completamente stravolte. Robert dovrà infatti affrontare la scomparsa dell'adorata Anne, mentre Diana scoprirà il tradimento di Eric. Toccherà quindi a Pascale - di origine francese - e a John, i più turbolenti e litigiosi, utilizzare la sospirata vacanza per riportare un po' di pace. Ma l'impresa è ardua. Un romanzo che racconta le imprevedibili dinamiche delle amicizie più consolidate quando si trovano ad affrontare i nuovi equilibri dell'amore.

Recensione:
Tramonto a Saint-Tropez, l'ultimo attesissimo romanzo di Danielle Steel, a primo impatto potrebbe sembrare essere indirizzato a un pubblico adulto. Certo è che difficilmente una ragazza adolescente potrebbe apprezzarlo, ma, considerato che i protagonisti hanno dai sessant'anni in su, è una narrazione che può essere gustata anche da ventenni.
Il romanzo racconta la vita di tre coppie, ormai adulte, che vivono la loro vita assaporando ciò che resta: figli, nipoti, gli ultimi anni di lavoro, la pensione, l'ormai raggiunta stabilità economica e sentimentale.
All'apparenza nessuno ha niente di cui preoccuparsi, o lamentarsi: Eric e Diana sembrano ogni giorno più affiatati, Robert e Anne sono ancora gli stessi fidanzatini di un tempo, John e Pascale i soliti polemici che si amano alla follia.
Aspettando le vacanze estive, decidono così di affittare una casa in Francia, terra natìa di Pascale, e andare a Saint-Tropez.
Hanno appena il tempo di prenotare, però, quando le carte in tavola cambiano e sconvolgono tutto. Anne muore all'improvviso, di notte, devastando Robert. Il dolore lo inghiotte e lo allontana da qualunque cosa.
Nonostante ciò, gli amici decidono di non annullare la vacanza, sicuri che prima o poi Robert deciderà di partire lo stesso.
Diana scopre un tradimento da parte di Eric, mentre Pascale e John vivono in silenzio l'angoscia di non essere mai diventati genitori.
Insomma, il romanzo riprende dei temi forti e importanti, ma che possiamo ritrovare anche in qualunque romanzo YA, ecco perché ritengo che la storia possa essere davvero di buon grado anche per un pubblico più giovane.
Ho trovato la lettura scorrevole, ma certe volte approssimativa.
I salti temporali non fanno gustare e sentire bene il tormento di Robert, perché accade tutto molto in fretta: passa dall'essere triste all'innamorarsi di un'altra donna in una manciata di pagine; anche la storia di Diana ed Eric è giusto accennata, non ti catapulta nelle emozioni, non te le fa sentire sotto la pelle; per quanto riguarda il disagio di Pascale, non se ne parla quasi mai, a parte in poche righe di dialoghi da parte degli altri amici.
Invece, ci sono parti e parti che ho ritenuto davvero superflue, non di vitale importanza per il fine della narrazione, come i tre capitoli in cui non si parla d'altro che della villa e di come viene sistemata. Insomma, si poteva ridurre quello spazio per dare voce a tematiche ben più forti.
Il finale, inoltre, l'ho trovato molto frettoloso e "alla buona".
Questo non significa che il romanzo non sia a suo modo coinvolgente, infatti lo consiglio a chiunque voglia passare qualche ora con la mente libera, o come lettura da ombrellone.
Se cercate, però, una storia introspettiva ed emozionante questo non è un romanzo che fa per voi.
(Miriana Vitulli)

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