Casa Editrice: Il mio libro - 56 pagine
Disponibile in formato ebook
Genere: Romanzo storico
Trama:
[...] Eccoci al punto: sono proprio domande così poste, a renderci prezioso e caro un testo come quello che ci presenta oggi Michele Stuppiello. Il merito dell'autore consiste proprio in questo, nel richiamarci a rispondere, probabilmente, alla domanda delle domande. E nel riuscire a restituirci, orbene, attraverso una scrittura semplice e volutamente comunicativa, corredata di puntuali immagini didascaliche, proprio la sensazione di essere lì, in quella età "di mezzo", quando l'autentico ed originario spirito cristiano, ancora incipiente nei luoghi narrati (peraltro già fortemente caratterizzati da un tratto antropologico di grande apertura verso le polimorfe religiosità pagane, greco-romane) non era stato ancora raggiunto e permeato dalla distorsione e dal tradimento platonico. L'affascinante sensazione di essere sulla linea di displuvio tra un prima e un dopo. [...] (Estratto della Prefazione)
Recensione: Tra magia, culti misterici e riti religiosi.
A.D. 490. Un toro sfuggito al padrone, tal Elvio Emanuele nobiluomo del monte Gargano, sui monti della Puglia, viene ritrovato in meditazione davanti all’ingresso di una grotta che, se percorsa tutta, si dice conduca all'antro di Calcante. E' il monte Drion, il luogo in cui erge il tempio sacro a Calcante e un santuario dedicato al guaritore Podalirio, figlio di Asclepio.
Il padrone cerca di spostare il toro con tutte le sue forze ma la bestia non ne vuol sapere. Pur di farla spostare gli lancia contro una freccia, che inspiegabilmente torna indietro e ferisce l'improvvisato arciere.
Il fatto viene interpretato come una forma di divinazione, come un avvertimento a non avvicinarsi in quel luogo sacro, "un evento che potremmo definire stravolgente" a detta dell'autore.
L'evento "miracoloso" giunge alle orecchie del vescovo Lorenzo, della diocesi di Siponto che, turbato da quell'insolito racconto e forse suggestionato, fa uno strano sogno: l'indovino Calcante si appresta ad una terribile battaglia con un Angelo di Luce.
L'Arcangelo Michael vince la battaglia e diviene possessore della sacra grotta sul Monte Drion.
Il vescovo di Siponto si svegliò urlando dal letto ed il giorno dopo decise di riunire il sinodo durante il quale sancì tre giorni di penitenza e preghiera per ogni abitante della diocesi.
Dopo i tre giorni il vescovo decise di andare in processione verso il Monte Drion, destinazione la grotta dell'Arcangelo Michael. La processione, tuttavia, non arrivava mai a destinazione a causa di una serie di ostacoli naturali che deviavano il percorso a tal punto che i devoti si persero per i monti.
Quando ormai smarriti ed esausti pensarono che non avrebbero più trovato la strada udirono il suono di muggito e decisero di seguirlo. Giunsero così alla grotta dove l'Arcangelo Michael aveva scelto la sua dimora e lì trovarono un toro.
Rivisitazione del "Liber de apparitione Sancti Michaelis in Monte Gargano" di autore anonimo, l'opera risulta interessante e di particolare rilievo unendo insieme il senso del mistico alla storia antropologica del luogo. Particolare enfasi viene data al sentimento religioso del vescovo e della cittadinanza del paesino limitrofo al monte ove avviene il "miracolo".
L'utilizzo di vocaboli desueti e poco noti rende la lettura del racconto un po' lenta, tuttavia, la narrazione risulta abbastanza gradevole.
Consigliata la lettura ad uno studioso e ricercatore storiografico, il libro appartiene al genere antropologico-religioso.
Il volume presenta illustrazioni create dall'autore del libro.
(Paola Di Berti)