Casa Editrice: Meligrana Giuseppe Editore - 238 pagine
Genere: Narrativa
Trama:
Alessio Pasa ambienta il quarto capitolo della pentalogia di Francesco nel 2010. Il protagonista, un trentenne che da quando ha conseguito il diploma di scuola secondaria ha collezionato solo lavori a tempo determinato, stagionali o in nero, decide di andare a lavorare dove lavoro effettivamente ce n'è: abbondante, semplice da ottenere, senza intralci burocratici, né abilitazioni vincolanti, né corsi di formazione obbligatori. E' così che Matteo Aliberti, figlio di Francesco e di Laura Betti, diventa raccoglitore clandestino di frutta e pomodori nel foggiano, vittima del caporalato, stipato in baracche fatiscenti, testimone di soprusi, violenze e prevaricazioni. In virtù di una serie di circostanze, verrà raggiunto dal padre e, separatamente, dalla madre, i quali, per vie misteriose, incroceranno nuovamente i destini di Dix e Sara. I quattro navigano sulla sessantina e da venticinque anni non hanno più l'opportunità di essere insieme. Un evento speciale, uno squinternato tentativo di rivolta degli schiavi dell'oro rosso, consentirà a Francesco, Laura, Dix e Sara di proseguire il loro sodalizio.
Recensione: Sudafricano è un libro complesso.
IV volume di una pentalogia ha come protagonista Matteo, disoccupato trentenne alla ricerca di se stesso e del suo posto nel mondo.
Un romanzo ricco di cose non dette, di finzioni, di capovolgimenti; uno scritto camaleontico che muta, cambia impostazione con l'avanzare della lettura.
All'inizio troviamo Matteo in procinto di partire per il sud Italia, deciso a diventare bracciante nella raccolta dei pomodori, ultimo tra gli ultimi.
L'impostazione sembra votata a parlare delle difficili, anzi proibitive, condizioni dei lavoratori, immigrati irregolari trattati come schiavi.
Ed è così, questo argomento è trattato chiaramente, ma non è il solo.
Il divenire della storia compie una mutazione nei personaggi che rivelano fini diversi da quelli enunciati inizialmente. E con loro si trasforma il contenuto: diventa lotta sociale, propaganda, rivoluzione.
E la fine? Un nuovo sconvolgimento.
Libro di molte sfaccettature, con personaggi caratterizzati e volutamente caricati, alcuni quasi a rasentare la follia, così come a volte è folle questa nostra società, dove i socialisti si trasformano in industriali, dove l'ultimo bracciante si ritrova caporale, dove una madre auto reclusa ritorna rivoluzionaria.
Anche se appartenente ad una serie, Sudafricano si può leggere da solo senza vederne inficiata la comprensione.
La narrazione che si sposta avanti e indietro su tempi narrativi non lineari è comunque chiara, priva di buchi o di zone d'ombra, indizio del lucido pensiero dell'autore.
Libro interessante che necessita di concentrazione, per un pubblico attento a coglierne le diverse sfumature sotto il sole cocente dei campi.
(Tatiana Vanini)
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