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Genere: Giallo

Trama:
Prima muoiono le api. E ora è morta anche zia Rosa. Katharina, unica erede, ritorna nella veccia casa di Fautenbach, rifugio della sua burrascosa adolescenza. Ma molto è cambiato: agricoltori e ambientalisti guerreggiano sui campi di mais, e le tracce lasciate della zia non quadrano. Perché Rosa non ha venduto un terreno che le sarebbe valso oro? Katharina è confusa ma, come sempre, decisa a capire.

Recensione:
"Miele amaro" di Brigitte Glaser è un giallo in cui ad indagare non c'è un commissario di polizia ma una giovane cuoca: Katharina che, da Colonia, ritorna alla vecchia casa a causa della morte accidentale della sua prozia Rosa che l'ha lasciata unica erede.
Non conoscendo i tre romanzi precedenti con la stessa protagonista, all'inizio mi sono trovata un po' spiazzata, in quanto la Glaser fa riferimenti specifici ai casi precedenti e alla vita di Katharina. Tuttavia, proseguendo nella lettura, ho appreso le informazioni più importanti su Katharina e sulle sue vicende precedenti. Sotto forma di telefonate, vengono forniti molti dettagli sulla sua vita amorosa tutt'altro che lineare e sui suoi problemi familiari.
Katharina è un personaggio multistrato (un "millefoglie" se si resta in tema culinario) che ambisce a terminare le cose che inizia, ma il più delle volte si ferma nel mezzo; questo è un atteggiamento che personalmente non approvo, ma che devo ammettere l'ha resa ancora più interessante.
Katharina eredita la casa di Rosa e il suo terreno. Presto, un insieme di eventi alimenta i sospetti sia di Katharina sia dell'anziana vicina e amica Traudl. Chi è entrato in casa? Perché Rosa si è rifiutata di vendere i suoi campi come terreno edificabile? Che fine hanno fatto le api? O la morte di Rosa ha qualcosa a che fare con il suo ruolo nella guerriglia del grano che combatte contro l'uso di insetticidi mortali? Per risolvere gli enigmi, Katharina deve approfondire la storia di Rosa e anche il suo passato.
Dietro a questo caso ci sono diversi temi critici: l'amore nella vecchiaia, la mortalità delle api (realmente accaduta) e la vicenda del mais "trattato".
Sempre più agricoltori si stanno spostando verso la coltivazione del mais, perché non richiede molto impegno e attenzione. Nell'ambito della narrazione, la coltivazione di questo cereale assume una valenza particolare, ci sono numerosi passaggi dedicati alla politica agricola, in particolare alla manipolazione genetica che ha dato vita al gruppo dei "guerriglieri del mais".
Lo stile di scrittura dell'Autrice è affascinante e veloce. Un particolare che ho trovato rilevante è che non viene messo in primo piano l'omicidio, ma i personaggi con tutti i loro fastidi e bisogni quotidiani.
C'è un personaggio di cui mi piacerebbe leggere di più: il buon vecchio amico FK, con la storia che si porta dentro potrebbe essere protagonista di un libro tutto suo. La trama offre abbastanza sorprese e molta suspense, in modo che gli amanti del genere poliziesco siano soddisfatti.
L'omicidio si risolve in modo sorprendente, il lettore viene portato via via a sospettare ed assolvere diversi attori attraverso l'inserimento di alcuni indizi interessanti e simili, ma Brigitte Glaser, alla fine, sorprende tutti.
In conclusione c'è un ricettario a base di miele... confesso che ho terminato la lettura con il desiderio di assaggiare il Bienenstich, un dolce tradizionale a base di miele e mandorle con farcitura alla crema (lo proverò); dopo che un caso complicato e interessante è risolto, cosa potrebbe esserci di meglio di un buon dolce?
(Luisa Debenedetti)

Della stessa autrice:
Assassinio à la carte



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