Genere: Viaggi

Trama:
Personaggi strampalati, incontri originali, situazioni bizzarre e piccoli disastri prendono vita nel corso di questo piacevole diario che ci accompagna in giro per il mondo, dall'Africa Orientale all'America Centrale, dall'India al Perù, dal Sud-est asiatico alla Patagonia. L'autore interpreta il viaggio come esperienza esistenziale e ricostruisce, con ironia e disincanto, gli aneddoti che hanno segnato indelebilmente i suoi straordinari vagabondaggi. Marco vive intensamente l'esperienza del viaggio in solitaria, abbandona le rigide convenzioni che regolano la sua esistenza quotidiana e segue un percorso di crescita interiore che lo porta ad affermare: "Ho capito che il viaggio è un'autentica forma d'arte perché rappresenta la vita nelle sue mutevoli sfumature, permette di conferire una nuova dimensione alle cose, ti inebria con il senso di libertà che sa regalarti. I viaggiatori, in realtà, sono artisti".

Recensione:
Lo zaino è pronto, io no è un libro di viaggi che ha tutto il valore di un saggio e la piacevolezza di un romanzo di intrattenimento.
Del tutto lontano dal mondo delle guide turistiche, l'autore ci parla dei suoi viaggi, vere esperienze zaino in spalla, senza l'ausilio dei gruppi organizzati. Esperienze in solitaria che descrive con chiarezza e semplicità, con un'ironia spiccata e schietta che a volte fa ricordare una celebre pubblicità che diceva: "Turista fai da te? Ahi, ahi, ahi!".
Con grande senso della narrazione e capacità di mantenere un ritmo brioso che cattura l'attenzione, Lovisolo comincia questo libro con un'introduzione dove spiega cosa l'ha portato a maturare la decisione di scrivere e poi, via pronti per la prima tappa: il Kenya.
Sei viaggi che compongono sei capitoli, dalla preparazione dello zaino, al volo finale che lo riconduce a casa.
Vera la descrizione dell'ansia che lo coglie alla vigilia di ogni viaggio: il senso di inadeguatezza, i dubbi sulle sue capacità di arrangiarsi in posti lontani e così diversi dalla propria quotidianità. Sentimenti genuini, provati da tutti la sera prima di un viaggio diverso da una settimana sulla riviera romagnola.
Altra cosa che colpisce è che in ogni capitolo, non si limita a descrivere le proprie esperienze, che sono comunque intense e in certi punti veramente spassose, ma riporta delle vere nozioni storiche, che spiegano e raccontano il passato dei luoghi visitati, la politica, le vicende che hanno portato alle realtà odierne, gli usi e i costumi. E' in queste parti che il romanzo diventa saggio, senza mai cadere nella pedanteria, nella pesantezza di un testo scolastico, mantenendo tutta la freschezza di una lettura scorrevole.
Alla conclusione di ogni capitolo una piccola rubrica dei consigli, divisa in dieci cose da fare e dieci cose da evitare. Piccole perle utili e pratiche di chi ha vissuto un'esperienza dalla quale ha imparato qualcosa che vale la pena di condividere con altri; oltre ad un bibliografia dei testi dai quali sono state prese alcune informazioni.
Romanzo che descrive vivamente profumi, realtà e socialità di viaggi che aprono la mente e avvicinano a modi di vivere lontani da quelli ai quali siamo abituati, ma non per questo meno validi, dove il tempo scorre in modo diverso, più lento, dove è facile scambiare un sorriso o parlare per ore con perfetti sconosciuti.
Pagine che fanno viaggiare con la mente e magari, perché no, spunti per partire sul serio, senza dimenticare che certe avventure necessitano di una buona capacità di adattamento e un pizzico di follia.
Una volta giunti all'ultima pagina non si può non chiedersi: a quando il prossimo viaggio?
(Tatiana Vanini)

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