Trama:
Di che cosa parla questa raccolta dai versi asciutti, eleganti e intensi, che spazia nella geografia e nella storia e che mette a confronto voci, persone, esperienze, vicende e racconti? Parla di viaggi: per esempio quello di Darwin verso le Galapagos o di pellegrini medioevali verso Roma. Parla di viaggiatori ed esploratori: Ulisse, Guglielmo di Rubruck, Marco Polo, Colombo, Amerigo Vespucci, Magellano e Pigafetta, Bartolomé de Las Casas, Matteo Ricci, Livingstone e Stanley, Vittorio Bottego.
Con "Le anime di Marco Polo" Giancarlo Baroni ci parla dunque di luoghi vicini e distanti, di paesi reali e di posti immaginari, di oceani e di deserti, e lo fa con il timbro di una voce poetica tanto misurata quanto autentica, in cui lo sguardo diacronico che attraversa le dimensioni del tempo coglie e trattiene emozioni e suggestioni che scavalcano spazio e tempo. E un'ampia sezione del libro è dedicata alle città italiane con i loro santi i quali, come scrive Cardarelli, "son sempre fuori a compiere miracoli".
Recensione:
La poesia può raccontare, al pari della prosa, eventi, vite, tragedie, paure, grandi scoperte, immensi dolori e epiche gesta.
E lo fa descrivendo un frammento, un dettaglio, un singolo attimo o una particolare emozione, che, nel piccolo ha le peculiarità di un'intera storia, una sconfinata landa o una complessa personalità di cui è parte.
Il Poeta capace, riesce attraverso poche strofe a raccontare ciò che la prosa fa in più pagine.
Giancarlo Baroni ci dona, con i suoi versi, delle testimonianze, delle storie.
"Le Anime di Marco Polo", pubblicato da Book Editore, è una preziosa opera costituita da 71 poesie, suddivise in 13 capitoli di diversa ampiezza.
La strofa maggiormente utilizzata è la terzina, con verso libero e la totale assenza di rime.
Lessico prosaico, poco aulico, ma "colto", scelto con attenzione.
Volutamente il ritmo si dilata e si restringe di frase in frase.
Argomento della raccolta è il viaggio, inteso come testimonianza di grandi esploratori, ma anche descrizione di città, luoghi in un determinato momento storico e posti immaginari.
Si è così accompagnati alla scoperta dell'America o nell'Oriente più inoltrato; ma anche al riparo dalle bombe durante la seconda guerra mondiale.
Il punto di vista dell'autore è sempre narrativo, descrittivo, non si rivela mai in prima persona, ma fa parlare i propri personaggi che mostrano emozioni e personalità profonde e complesse.
Gli elevati contenuti artistici, rendono la raccolta un'opera di alto livello.
Atmosfere nitide, sia nella cupezza che nella solarità, malinconia e vivacità si alternano, così come passato, presente, vicinanza e lontananza.
Particolare attenzione va dedicata al capitolo "Incontri/Apparizioni", forse il più onirico e astratto; come un accordo sospeso, ci mantiene in un limbo percettivo ed evocativo, grazie alla tecnica poetica e alla capacità descrittiva dell'autore.
Estremamente efficace la sezione "La Città dei Santi"; la lettrice e il lettore potranno riconoscere sin dalla prima strofa le nostre città, con i loro pregi, i loro difetti e il forte legame al passato, così riconoscibile nelle nostre vie.
Un'opera bellissima, profonda, colta, da leggere e rileggere, permettendo alla natura artistica che la caratterizza, di accendere dentro noi la voglia sognatrice di viaggiare e riflettere sulla vita e sulle vite che, in ogni parte del mondo, hanno creato e creano il nostro essere.
(Paolo Tognola)