Casa Editrice: TEA - 373 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Narrativa
Trama:
Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezza e svariati fratelli. E' uno di quei figli cresciuti un po' qua e un po' là, un fine settimana dalla madre e uno dal padre. Sulla soglia dei quarant'anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, tanto emotivo e trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto. Un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia dopo avergli rivelato di avere una relazione con un collega. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l'appuntamento con la sua vita. E uno per uno deciderà di affrontare le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto: una casa che senta davvero sua, un lavoro che ama, un rapporto con il suo vero padre, con i suoi irraggiungibili fratelli e le sue imprevedibili sorelle. Imparerà così che per essere soddisfatti della vita dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che non abbiamo alcun obbligo di ricoprire per sempre il ruolo affibbiatoci dalla famiglia. E quando la moglie gli annuncerà di essere incinta, Erri sarà costretto a prendere la decisione più difficile della sua esistenza...
Recensione:
"Mi chiamo Erri Gargiulo e mi faccio di speranza da quarant'anni".
Attraverso diverse scene della vita di Erri, l'autore ci racconta il vissuto del suo protagonista, che si trova ad avere due famiglie, e fratelli e sorelle non suoi. Il suo carattere è segnato da una madre dispotica e volitiva e da un padre praticamente inesistente. Un introverso, per lo più incompreso, che non sa prendere decisioni, lasciando che la vita gli scivoli addosso, e che gli eventi decidano per lui.
Può sembrare un debole, un uomo senza nerbo, ma in realtà non è così. Erri si fa amare dal lettore, che ritrova in lui parte di sé.
L'autore ha uno stile tutto particolare, ironico e leggero, con una scrittura pulita e scorrevole, ma sempre originale, come in altri suoi libri: "la tentazione di essere felici", "forse domani resto" (per citare i più noti).
Nel raccontare la sua storia, Erri ci trascina in acute considerazioni sulla vita, sulla famiglia e le sue problematiche dinamiche, e sulla nostra costante ricerca della felicità; e questo con pochissime parole e con "disarmante semplicità".
"Trascorriamo la vita a rincorrere una mancanza, e a stento ci accorgiamo di tutto il resto che è ai nostri piedi". Erri non è una persona facile, ma a volte, davvero, ti viene voglia di abbracciarlo!
Insomma, ti fa divertire e pensare al tempo stesso.
(Rosalba Bassi)
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