Genere: horror

Trama:
Le lancette correvano, gli organi dell’orologio reclamavano il loro spazio.
Alfredo, agente bancario oggi, e Girolamo, orologiaio a metà del 1800. Due vite parallele, lontane nel tempo, vicine nel destino. Messe in contatto dai rintocchi di un misterioso orologio, costruito secondo le indicazioni di un blasfemo testo di magia nera.

Recensione:
L'orologio a pendolo è un breve racconto horror che rientra di diritto tra i classici del genere.
Dispiegandosi tra passato e presente, racconta di due vite lontane secoli accomunate da una casa.
Due professioni diverse, un orologiaio e un dirigente di banca, simili per ambizione.
Due personalità dominate dalla superbia, dal senso di superiorità nei confronti del prossimo, destabilizzate dalla follia.
Due protagonisti, Girolamo ed Alfredo, uniti per l'eternità dagli ingranaggi di un orologio.
Una trama interessante che si dipana in poche pagine impregnate di mistero, che ricordano i racconti di Poe. Una maledizione nata nel passato che tende i suoi artigli nel presente ghermendo la preda in maniera inesorabile.
L'autore salta abilmente tra la Lucca del 1800 e quella di oggi, tra le azioni dell'orologiaio Girolamo e le ripercussioni su Alfredo il bancario. Una storia che corre inesorabilmente verso la distruzione, con il ritmo preciso di un orologio nero come il male e oscuro come gli ingranaggi al suo interno.
Da brividi sono i rintocchi del pendolo e il ticchettio delle lancette che Franceschini ogni tanto fa risuonare tra le sue parole, un richiamo agli inquietanti battiti di un cuore in un racconto di Poe, così ossessivi e forieri di disgrazia.
Una piccola perla del genere horror tutta da leggere!
(Tatiana Vanini)

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