Casa Editrice: Delos Digital - 108 pagine
Disponibile in formato cartaceo
Genere: Horror
Trama:
Rinunceremmo a un incarico di sei mesi in una splendida e deserta isola tropicale, al termine del quale saremmo ricchi? Solo uno stupido lo farebbe. Ma prima di accettare, faremmo meglio ad assicurarci che quel posto sia davvero… deserto.
Recensione: Il faro è il nuovo breve romanzo horror di Filippo Semplici, un autore che sa come descrivere la paura e farla provare.
La sua scrittura fluida trascina nella storia, senza necessità di parole particolarmente forti o sporche, facendo sentire al lettore brividi reali che vanno oltre la finzione. La prova che anche in questo genere ci può essere eleganza.
Si presenta subito al meglio con un'immagine di copertina semplice, senza fronzoli, ma di effetto immediato: in superficie un'isola paradisiaca che nasconde sotto le onde dell'oceano una roccia a forma di teschio. Un messaggio di avvertimento per le pagine che seguiranno.
In quest'avventura l'autore fa un chiaro omaggio a Lovecraft, indiscusso maestro dell'horror che ha creato una vera e propria mitologia di dei di pura malvagità.
Una trama appassionante che comincia in sordina, con la calma di un bel sogno che si avvera, ma basta poco perché il paradiso mostri la menzogna e cominci l'incubo. Una forma già usata dall'autore che rappresenta un po' il suo marchio, ma che funziona eccome!
Una serie di eventi tragici trascineranno il protagonista sul baratro della follia, ma la rabbia e la determinazione lo spingeranno a combattere, perché nulla è più pericoloso di chi non ha nulla da perdere.
Romanzo con connotazioni psicologiche che ci lascia alcune considerazioni sulla società moderna, un horror che cattura e conquista senza bisogno di orpelli letterari, poiché nella sua brevità ha tutto ciò che serve, senza mancanze.
Leggetelo di giorno, alla luce, perché qualunque cosa nascondano, con le tenebre diventa più forte!
(Tatiana Vanini)