Casa Editrice: Libromania - 364 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Giallo
Trama:
La notte di Santa Lucia è la più lunga dell'anno, una notte magica di trepidante attesa nelle case di Brescia per l'arrivo dei doni che anticipano il Natale. Nella villa dei Morlupo tutto tace, le luci sono spente, nessuno attende regali, ma notizie della piccola Mila, scomparsa quella mattina nel bosco di Mompiano. Le ricerche delle forze dell'ordine e dei volontari che setacciano la zona non si fermano neanche al calar del buio: i Morlupo sono una delle famiglie più ricche e influenti della città. A complicare le cose la scoperta della scomparsa di un'altra compagna di classe di Mila. Un intrico di voci, verità sussurrate e silenzi ostili in tutti gli ambienti cittadini fanno temere il peggio.
La capo commissario Vittoria Troisi è riluttante ad accettare le indagini, ma la delicatezza del caso richiede la sua esperienza. In quella ricca città di provincia del Nord è stata trasferita solo l'estate prima da Roma, per riprendersi da un brutto incidente e curare le ferite che ancora si porta addosso. Accompagnata dal giovane agente del posto Mirko Rota, dal suo angelo custode rimasto nella capitale e dai fantasmi che non la abbandonano, Vittoria Troisi si trova a rimestare tra torbide relazioni vendette e rancori mai sopiti che risalgono agli anni di piombo e ancora più indietro fino all'epilogo della Seconda guerra mondiale.
Un'avventura umana e investigativa nella quale gli ingredienti che hanno fatto il successo del giallo italiano sono combinati in un thriller originale e sorprendente.
Recensione: Il bosco di Mila è un giallo che va oltre il suo stesso genere, un libro bello, intenso, con una sua profondità.
A iniziare dal personaggio principale, la capo commissario Vittoria Troisi che si rivela intensa, vivida. Una donna capace nel lavoro con un passato da alcolista. Una donna ironica, con uno spirito che la guida e la protegge. Si, uno spirito, un fantasma, perché in questo romanzo c'è una componente esoterica, ma che non stona con il contesto. E' una aggiunta che dà valore senza svilire la trama.
Il caso da risolvere, il rapimento della piccola Mila, fornisce le note gialle e la possibilità di indagare i rapporti famigliari e tutto ciò che di sbagliato si nasconde dietro la perfezione. La psicologia dei personaggi viene descritta molto bene, ed è proprio questa a caratterizzarli, rendendoli vivi e facilmente inquadrabili.
Il movente è uno dei grandi classici del crimine, i soldi, ma oltre al rapimento c'è di più. Un crimine che ne nasconde un altro motivato dalla vendetta che affonda le sue radici nel passato, dove le colpe dei padri si sommano a quelle dei figli.
Perfettamente incastrato nella realtà sociale della Brescia di oggi, moderna e multietnica, questo libro dà al lettore anche uno scorcio storico molto interessante, tra partigiani e conflitti legati alle brigate rosse.
Gli scambi di battute tra Vittoria e il suo vice, venati di sarcastica ironia, il mistero che si svela tra colpi di scena e momenti di tranquillità natalizia, una scrittura ritmata e scorrevole ci accompagnano fino all'insolita conclusione che rivela una giustizia terrena e una dell'aldilà, un tocco mistico che piace davvero molto.
Un giallo ottimo, ben riuscito, assolutamente da leggere, dove davvero a pagare il conto è il cattivo, dando soddisfazione al lettore per la sua particolare idea di giustizia.
Una scrittrice da tenere d'occhio!
(Tatiana Vanini)
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