Casa Editrice: Chiado Editore - 215 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Narrativa
Trama:
Fra narra la storia d'amicizia fraterna che lega quattro ragazzi completamente diversi tra loro.
La storia si sviluppa nel corso degli anni, ponendo l'attenzione sulla loro crescita personale, la loro evoluzione e anche involuzione.
I quattro protagonisti sono allo stesso tempo i narratori della storia, ognuno con il proprio punto di vista e il proprio modo d'esprimersi. Attraverso le loro storie e pensieri, l'autore cattura retaggi storici della nostra penisola e scorci di molti difetti del "Belpaese", portando il lettore a riflettere. Lo sfondo è una periferia grigia e dimenticata che da cornice assume a volte il ruolo di muro portante del racconto. I quattro protagonisti con i loro caratteri agli antipodi faranno di tutto per emergere e uscire fuori da quel grigio che li avvolge, ognuno alla sua maniera, ma saranno sempre pronti ad aiutarsi e a difendersi. Spesso questa voglia di un futuro migliore li porterà a intraprendere strade criminose e moralmente discutibili.
Fra all'apparenza è un racconto d'amicizia, ma andando oltre il primo strato, si scopre molto di più, perché parla di emarginazione, miseria, degrado, voglia di rivalsa, stupro ambientale, droga, fatti di cronaca e cause d'effetto, il tutto mantenendo una struttura tra il rock 'n'roll e l'underground senza peli sulla lingua. Un racconto a volte duro e d'impatto, altre ironico, impegnato, vivido e riflessivo, con un ritmo scorrevole e serrato che non necessita di altri fronzoli.
Recensione: Fra - fuori dal grigio è la storia di quattro amici, del loro legame che li unisce come e più di fratelli.
Non è un romanzo dolce, ricco di buoni sentimenti, ma un libro duro, spesso feroce, ambientato nel grigio dei quartieri più degradati, dove si vive di espedienti e di illeciti per mettere insieme due soldi. Una giungla urbana dove il più forte sopravvive e il debole soccombe.
Quattro ragazzi soprannominati Farina, Raul, Zaza e Killer, quattro diverse personalità altamente problematiche. Killer e la sua rabbia che sfocia in violenza eccessiva e spesso immotivata; Zaza tossico irrecuperabile; Raul un autentico faccendiere malato di sesso; Farina il più stabile del gruppo, il più "normale", ma che non esita a trasformarsi nel più freddo e spietato.
Si conoscono da ragazzini, creando un sodalizio malato che li fa scendere sempre più nelle spirali del crimine fino a giungere all'ultima impresa, quella che cambierà definitivamente le loro vite.
Lo schema della narrazione avanza in capitoli dove a turno i protagonisti raccontano e si raccontano in prima persona, spiegando situazioni e rivelandoci i loro pensieri.
Il linguaggio usato dallo scrittore è integrato con la storia: duro, diretto, sporco, reale come la realtà che descrive.
Storia non facile, che può infastidire, come quelle verità che non vogliamo ascoltare, perché è più facile guardare da un'altra parte, fingendo che certi scenari non esistano.
La parola è data al degrado, a quelle vite a margine che non hanno voce nel mondo ordinato e pulito che nasconde lo sporco sotto al tappeto o nel grigio della periferia.
Non mancano passaggi di riflessione belli e profondi come quello dedicato alle donne e alla loro forza, o i pensieri sulla politica e la vita.
Amato ci propone un romanzo senza veli e senza metafore.
Diretto come un pugno nello stomaco, intenso, che fa riflettere, che fa arrabbiare, che fa nascere un sentimento di tristezza per quattro vite perse, ma fedeli ed unite fino alla fine. Vite sbagliate che ci fanno dire "Se solo..."
Si, se solo l'ambiente fosse stato diverso, se solo ci fosse più dignità, più speranza... se solo si potesse uscire dal grigio.
Ci vuole coraggio per scrivere così.
Ci vuole coraggio per leggerlo, ci vuole cuore per comprenderlo.
(Tatiana Vanini)
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