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Controvento: Contributi per la rinascita della Sinistra. Il patriottismo costituzionale
di Stefano Fassina

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    Casa Editrice: Imprimatur - 127 pagine
    Disponibile in formato cartaceo e ebook




  • Genere: Saggio

    Trama:
    Da tempo la Sinistra italiana non riesce a definire nulla di più che cartelli elettorali senza un programma organico. Alcune volte addirittura nemmeno quello. Ma la situazione è comune a livello internazionale e questo provoca perdita del consenso di chi non vede difesi i propri diritti. A seguito di un convegno svoltosi a Roma i primi di settembre 2017, alcuni esponenti della Sinistra italiana forniscono spunti di analisi per porre le basi della costruzione di un nuovo progetto. Viene formulata la tesi del "patriottismo costituzionale" come bussola che può indicare la strada in una situazione europea fortemente costringente verso l'impoverimento popolare e l'aumento delle disuguaglianze.

    Recensione:
    "Controvento" è la trascrizione di alcuni degli interventi pronunciati nell'ambito del Convegno tenutosi a Roma il 9 settembre 2017 su "Unione Europea, Lavoro, Democrazia. Contributi per il programma dell'alternativa". Una lettura interessante sia per la qualità e la caratura dei relatori sia per la disamina schietta e priva di ambiguità sulla situazione della sinistra nel nostro Paese, nonché della sinistra in ambito europeo.
    Quello che ho visto emergere, pagina dopo pagina, è:
    - un quadro piuttosto pessimistico della situazione, vi sono distorsioni economiche che risalgono ben oltre gli anni '90: la politica dei redditi di Ciampi è solo il frutto conseguente delle scelte maturate nelle crisi degli anni '70-'80 (ricordiamo l'enfasi del PCI degli anni'70 sulla necessità dell'austerità) e la grande recessione del 2007/2008 ha offerto sì varie opportunità alla sinistra europea ma, al tempo stesso, ne ha evidenziato i limiti;
    - la nostra Costituzione "lavorista" neutralizzata, depoterizzata e ignorata proprio da una sinistra, subalterna al capitale e al liberismo, che si è dimostrata essere il cancro della democrazia.
    - la risalita della destra che non potrà rappresentare il riscatto dei lavoratori e dei ceti medi oppressi e impoveriti, bensì solo la reazione rabbiosa e il non aver compreso questo effetto, che ha conseguenze sociali drammatiche, costituisce la responsabilità storica di questa classe dirigente e ne fotografa la fine politica.

    Appare evidente, ma ce ne eravamo già accorti, che l'identità politica della sinistra non è definita, poiché l'ideologia ha poco a che fare con le scelte politiche quotidiane.
    Terminata la lettura, è lecito domandarsi se l'unica soluzione possibile sia la morte di questa sinistra, consapevoli che occorreranno decenni perché possa nascere nuovamente un pensiero critico al capitalismo dilagante, e quali siano i confini politici-ideologici tra sinistra radicale, sinistra neo–comunista, sinistra-rivoluzionaria e sinistra-ambientalista, in quanto il problema ambientale è globale e necessita di un'analisi geo-politica sugli interessi che si muovono in tale campo, oltre a una strategia di movimento. E' chiara l'impossibilità di parlare di una "famiglia politica di sinistra" in ambito europeo dopo il 1989, perché c'è una grande differenziazione tra i soggetti partigiani che vorrebbero essere raggruppati in un'unica famiglia e la non omogeneità delle parti che "condividono" lo stesso orientamento antiliberale.
    Alla luce di quanto sopra, la Costituzione rappresenterebbe, grazie all'Unione Europea, vista dal cittadino come un Ente artificiale e lontano, a volte estraneo e nemico, un elemento di identificazione e difesa collettiva di un popolo nel flusso della sua storia: il patriottismo costituzionale, faciliterebbe le operazioni di uguaglianza sociale.
    In conclusione è un testo che aiuta a conoscere e comprendere la storia e il senso di questa sinistra in Europa, ma è una storia in fieri di cui oggi assistiamo a successi, traguardi, arretramenti e sconfitte.
    Una lettura interessante, tutt'altro che semplice, estremamente tecnica.
    (Luisa Debenedetti)



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