Biografia:
Tommaso Stilla (San Marco in Lamis - FG, 1957) vive e lavora a Milano. Da sempre dedito alla fotografia e alla conoscenza di nuove culture, l'autore ha intrapreso viaggi in solitaria in diverse parti del mondo: una passione che lo ha portato a esplorare territori e luoghi unici, ritratti dall'artista con sapienza e maestria attraverso immagini che, oltre alla propria esperienza, ne svelano il mistero e lo spirito più profondo.
Intervista: Tatiana: Siamo con Tommaso Stilla, autore de “Diario di viaggio. Dalla Cina rurale a Shanghai”. Dalle informazioni su di te emerge un'idea di un uomo dalle tante passioni. L'avvicinamento alla fotografia da cosa è scaturito? Tommaso: Di tutti i miei hobby la fotografia è quella che mi accompagna orma da decenni senza soluzione di continuità. Verso la fine degli anni '70 era lo strumento per documentare manifestazioni sportive varie, poi si è trasformata in una vera passione, avvicinandomi alla fotografia come arte.
Tatiana: La tua è un'opera particolare, che coniuga il viaggio, le immagini e le parole. Vuoi raccontarci come è nata? Tommaso: Il progetto di un viaggio fotografico consta di centinaia e centinaia di foto e non poteva esaurirsi in alcune mostre, anche importanti come il MIA Photo Fair, Photofestival ed alcuni cataloghi. Vi era la necessità di una narrazione più esaustiva, più ampia, e che fosse portatrice di una valenza emotiva tale da coinvolgere e di parlare all’osservatore. Ecco i due linguaggi: quello visivo delle oltre 150 foto e quelle del testo che fa da supporto, ma spesso ha uno svolgimento indipendente e autonomo dalle foto descrivendo le sensazioni vissute e le interazioni con le persone incontrate.
Tatiana: Le foto che troviamo nel libro sono davvero belle, tante. Sono però curiosa di sapere quante ne hai realmente scattate durante il tuo viaggio e come hai fatto a scegliere quali inserire nella pubblicazione. Tommaso: Come dicevo prima le foto sono tante, oltre 700, e molte sono state scattate in condizioni di luce debole con tempi di posa lenti, all’alba o al tramonto, con un'alta probabilità che venissero mosse. Alcune volte ho scattato in un equilibrio precario, con i piedi in acqua appoggiati sui ciottoli. Ho dovuto contemperare impostazioni della macchina fotografica confliggenti per ottenere foto presentabili. Per la scelta delle foto ho seguito la narrazione che avevo in mente cercando di abbinare testo e foto.
Tatiana: Ce ne sono alcune alle quali sei più affezionato? Tommaso: In particolare quelle scattate all’alba dalla collina di Xianggong che riportano ad immagini oniriche con le cime dei fengcong ammantate dalla nebbia e quelle scattate sempre all’alba con i pescatori con i cormorani.
Tatiana: Se ti chiedessi di scegliere una sola immagine per riassumere la tua esperienza, quale sceglieresti? Quella della cover oppure un'altra? Tommaso: Credo quella della cover perché riassume il viaggio, piena di fascino e di poesia.
Tatiana: Nel libro hai esplorato il sud, sud-est della Cina. Hai in programma un altro viaggio per vivere anche il nord del paese? Tommaso: Questo libro dovrebbe essere (Covid permettendo) il primo di una seria di libri che raccontano fotograficamente alcune Regioni della Cina. Infatti sono ritornato altre due volte in Cina, prima che scoppiasse la pandemia, e ho viaggiato nel nord nel Gansù, la via della Seta, per fotografare il Monlam Festival, e nello Yunnan per fotografare le risaie colorate. Dovrei tornarci per approfondire queste due Regioni e infine il tratto da Hong Kong a Shanghai.
Tatiana: La tua opera è fatta di immagini, ma anche di narrazione, con spunti interessanti e curiosi, oltre che di incontri. A proposito di questi ultimi, ce n'è uno in particolare che ti è rimasto impresso, che ti ha lasciato qualcosa di particolare?
Tommaso: Tra tutti gli incontri quello che mi ha più colpito è stato quello con i pescatori con i cormorani. Gente semplice e disposta al dialogo, con i quali ho instaurato un rapporto empatico.
Tatiana: Come hai scritto il libro? Man a mano che vivevi il viaggio o dopo, tutto insieme, riscoprendo l'esperienza grazie alle foto? Tommaso: Il libro è il frutto di una lunga riflessione sul viaggio fotografico. Sentivo che il progetto, così come era stato presentato, mostre e cataloghi, era incompiuto e che vi era la necessità di far conoscere questo spaccato della Cina con una narrazione che fosse più completa ed esaustiva. Così ho deciso di scrivere il libro dove potevo includere moltissime foto ed utilizzare il testo rivivendo l’esperienza attraverso le foto.
Tatiana: Hai scelto di pubblicare da te l'opera, e di esserne anche distributore. Come mai questa scelta? Non hai pensato di sottoporla ad una casa editrice? Tommaso: Ho voluto realizzare questa esperienza perché volevo capire cosa significasse essere l’autore e anche il distributore. E valutare i risultati in funzione dei prossimi libri.
Tatiana: Cosa consiglieresti a chi, magari spinto dalla tua opera, avesse intenzione di partire alla scoperta della Cina, o di un altro luogo? Tommaso: Con questa pandemia in atto direi di non partire. Poi di informarsi sui luoghi e sui servizi che offrono, anche scontati come un bancomat per prelevare, e di stipulare un’assicurazione con copertura totale. La mia copre anche i costi di un eventuale rimpatrio per infortuni o altro.
Tatiana: Che progetti vorresti realizzare in futuro? Tommaso: Una serie di libri fotografici come questo su diverse Regioni della Cina, come se fosse una collana.
Tatiana: Grazie Tommaso per questa chiacchierata. In bocca la lupo per il tuo libro e alla prossima!
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