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Genere: Horror

Trama:
Quando tutto iniziò, fu inevitabilmente il caos. I morti risorsero e attaccarono i vivi, diffondendo con un solo morso il contagio. L'umanità non riuscì neanche a immaginare l'enormità della catastrofe che stava vivendo. Prima di riuscire a comprendere che i risorti dovevano essere immediatamente abbattuti, oltre tre quarti della popolazione mondiale era già stata contagiata. I morti viventi avevano invaso il pianeta e la pandemia dilagava inarrestabile.
Oggi tutte le Autorità mondiali sono incapaci di reagire, annichilite dal caos e dall'orrore che devasta i continenti. E' l'apocalisse! Ma in Italia, in una piccola provincia del Lazio, un manipolo di Carabinieri resiste e sferra un attacco impetuoso e folle alla morte che cammina. Li comanda il Colonnello Furia, un ufficiale controverso, violento e amorale, determinato a fare di tutto pur di far sopravvivere l'umanità... anche a costo di perderla del tutto.

Commento:
Trattandosi di un diario (di pura fantasia, per fortuna!), Nicola Furia, autore del romanzo, ne è anche il protagonista, colui che, in prima persona, racconta i tragici eventi che sconvolgono il mondo che conosciamo.
Un romanzo decisamente duro, non solo per l'aspetto horror e la presenza degli zombie che distruggeranno quella realtà che oggi diamo per scontata, quanto per la crudeltà, il cinismo e la totale soppressione di ogni sentimento ed emozione cui saranno costretti a sottoporsi gli uomini, per potersi salvare e cercare di sopravvivere in una situazione così drammatica come quella descritta.
Il Tenente Colonnello Furia racconta, con una grande attenzione per i dettagli, tutto quel che accade, da come si è sviluppato il contagio alle azioni adottate per organizzare la resistenza, passando per le tecniche di sopravvivenza e di sgozzamento (anche quelle, si!), descrivendo i sistemi adottati per creare un rifugio sicuro e riorganizzare un minimo di società civile nell'inferno che lo circonda.
Furia elenca passo passo le azioni svolte, gli omicidi a sangue freddo necessari a preservare l'incolumità dei sopravvissuti (ma erano davvero così necessari?) e le missioni per rifornirsi di beni di prima necessità, le operazioni di salvataggio e le visite corporali per verificare la presenza di ferite e morsi che potrebbero trasformare anche l'amico più caro in un nuovo zombie da eliminare, il tutto senza apparenti rimorsi e senza cercare comprensione né giustificazioni.
Un romanzo che sarà di certo apprezzato dagli appassionati di genere horror e che, tra una missione e l'altra, lancia anche qualche frecciatina niente affatto velata ai grandi problemi della società odierna: la corruzione, l'insabbiamento degli scandali per convenienza, il guardare solo ai proprio interessi... ed è in virtù di questi problemi che il protagonista, dopo le innumerevoli battaglie in cui si è lanciato anima e corpo, trascina il lettore di fronte ad un epilogo inatteso, che lancia un messaggio forte e d'impatto.
Il ritmo è fluido e scorrevole e le saltuarie conversazioni in chat di giovani sopravvissuti danno un tocco di realismo al tutto, anche se la freddezza di cui si sono ammantati i personaggi sembra quasi trasudare anche dalle pagine, con una narrazione che appare a volte troppo asettica per gli eventi descritti. Non manca qualche ingenuità nell'intreccio ma, nel complesso, Diario di guerra contro gli zombie è un romanzo che si fa leggere più che bene, per l'idea che il protagonista sia anche l'autore, per la cura dei dettagli che rendono realistico l'intreccio nonostante gli zombie e per i riferimenti a una società in cui è facile, purtroppo, riconoscere la nostra.
(Maria Guidi)

Dello stesso autore:
Il circo delle pecore



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