Genere: Storie vere

Trama:
Il dialogo orante di una madre con la figlia disabile che non c'è più. Una lunga lettera attraverso la quale si rivolge alla figlia sicura che possa ascoltarla. Ne nasce un racconto che ripercorre il cammino di uno scorcio della propria esistenza; il suo primo incontro, da bambina, con la diversità; il percorso di Fede; la lotta per l'assistenza alla figlia e la ricerca continua di possibili cure e terapie che potessero migliorarne, anche se di poco, la qualità di vita.
Ben lungi dal volersi sostituire ad illustri medici, ed a semplice titolo conoscitivo, riporta nozioni sulla cerebrolesione e su tecniche di riabilitazione apprese durante innumerevoli visite mediche e programmi terapeutici a cui è stata sottoposta la figlia Maria. Si susseguono eventi, scorci di vita, umane avventure ora drammatiche e amare, ora divertenti e buffe; gesti di solidarietà, di umana partecipazione e la presenza di vari personaggi che rappresentano, in modo vivo ed efficace, le molteplici reazioni di fronte alla diversità.
E' anche una storia di coraggio e audacia per far riconoscere alle persone "diversamente abili" il ruolo di persone umane degne di rispetto e di opportunità al pari dei cosiddetti "normali", e di come la morte di un figlio con lesioni cerebrali non possa essere considerata dalla comunità un evento "normale". Inoltre vuole essere un incoraggiamento per le mamme dei diversamente abili a non lasciarsi andare, a non abbattersi ma, adottando la strategia del sorriso, a ritrorvarsi e trovare nella Fede forza e volontà per andare sempre avanti, a testa alta, e recepire con serenità, facendoli propri, tutti gli utili insegnamenti che un figlio disabile certamente dona.

Commento:
La vita di due donne che in simbiosi affrontano un percorso quotidiano fatto d'amore, di speranza, di sofferenza. Una madre ed una figlia che si tengono per mano, sostenendosi vicendevolmente in una continua lotta per la vita.
Una lotta che dopo aver stravolto l'esistenza di una giovane madre, la porterà a considerarsi una privilegiata per un dono così inaspettato ma speciale.
L'autrice, in questo commovente diario, ripercorre le gioie e i dolori della sua maternità, raccontandoli ad una figlia che riesce a dare più di quanto riceve, ricompensando chiunque le stia attorno e si dedichi amorevolmente a lei.
Una tematica delicata quella della cerebrolesione, il cui approccio, in questo libro, si rivela prezioso, ricco di informazioni ai più sconosciute, nel tentativo di migliorare la qualità della vita di chi ne è affetto e restituendo la dignità che spetta di diritto ad ogni essere umano.
Attorno alla figura angelica di Maria, scorrono scenari di vita domestica e familiare, ricordi d'infanzia e giovinezza appartenuti a tre generazioni, a tre donne forti e complici, che rinasceranno l'una nell'altra.
Sfogliando queste pagine, il lettore è investito da emozioni differenti che spaziano dal dispiacere e lo sgomento per le sofferenze emerse, alla malinconia per tempi e luoghi andati, giungendo poi all'allegria di situazioni buffe che stemperano la serietà e la complessità di una storia difficile.
Un libro che induce alla riflessione, consigliato a quanti nella vita si affannano per la futilità delle cose piccole ed insignificanti.
(V.D.L.)

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