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ENTELLO, ULISSE, LA MATRONA E LA FANCIULLA
di Giorgio Bārberi Squarotti



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  • Genere: Saggi

    Trama:
    Alle sue numerose pubblicazioni sulla letteratura italiana del Novecento, Giorgio Bārberi Squarotti aggiunge questo elegante volume in cui sono raccolti tre saggi su Dino Campana e quattro su Umberto Saba. Ne Il D'Annunzio di Campana il critico letterario analizza alcune composizioni del poeta toscano, evidenziando come in esse si colgano tematiche care al Vate pescarese, pur con evidenti differenze stilistiche.
    La Genova di Campana esamina gli scritti in prosa e versi dedicati al capoluogo ligure, nei quali si colgono le immagini e le sensazioni suscitate dall'osservazione del paesaggio urbano genovese e della varia umanitā che lo popola.La matrona e l'ancella sono due figure che si incontrano con molta frequenza dei componimenti di Campana, e rappresentano due aspetti della femminilitā, la matrona, donna matura, prosperosa, spesso sontuosamente abbigliata e pesantemente truccata, e l'ancella, al contrario giovanissima, seminuda, agile e languidamente sensuale. Saba, la fanciulla egoista e il vecchio ci illustra un audace poemetto erotico, La fanciulla egoista nel quale il poeta triestino descrive l'incontro amoroso fra una ragazza giovanissima ed un uomo molto pių avanti negli anni. La donna come animale prende in esame varie composizioni in cui Saba paragona la moglie Lina, e la donna in generale, ad animali di diverse specie. Giovannino e Berto: Pascoli e Saba mette a confronto due composizioni dei due poeti, nelle quali entrambi colloquiano con se stessi bambini. Nel conclusivo Ulisse ed Entello: Saba, Bārberi Squarotti contrappone il vecchio pugile Entello, personaggio dell'Eneide vittorioso per l'ultima volta prima di chiudere la carriera, ad Ulisse, attratto invece dall'avventura nonostante l'etā ormai avanzata, entrambi protagonisti di poesie nella raccolta Mediterranee.

    Commento:
    Davvero interessante la lettura di questa raccolta di sette brevi saggi, nei quali Giorgio Bārberi Squarotti ci propone il risultato dei suoi studi su alcune opere letterarie di due poeti del Novecento italiano, Dino Campana e Umberto Saba, con la consueta chiarezza e con un linguaggio semplice, che tuttavia mantiene intatta la profonditā dell'analisi critica, rendendola anzi pių apprezzabile.
    Particolarmente evidente č l'abilitā dell'autore nel cogliere i frequenti collegamenti e i richiami stilistici ad opere di altri poeti del passato pių o meno prossimo, i cui contenuti e le forme espressive sono state fonte di ispirazione per i componimenti via via esaminati.
    Questa caratteristica appare evidentissima in Giovannino e Berto: Pascoli e Saba in cui le due composizioni, intitolate entrambe col diminutivo del nome di battesimo dei rispettivi autori, vengono esaminate parallelamente per evidenziarne le numerose analogie formali e contenutistiche, non omettendo tuttavia di sottolinearne le esistenti diversitā.
    In definitiva, citando le note di copertina, "al termine della lettura si scopre l'emozione di trovarsi nel mezzo di un seducente paesaggio letterario fitto di richiami, rimandi, corrispondenze", attraverso il quale "Bārberi Squarotti conduce il lettore con mano sicura e accorta".
    (A.S.R.)

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